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Il rogo della Plasco a Tehran: un anno dopo

Il 19 gennaio 2018 ricorre il primo anniversario del crollo del grattacielo Plasco a Tehran, causato da un vasto incendio scoppiato intorno alle 7,50 ora iraniana. Le cerimonie di commemorazione si sono tenute presso il cimitero di Behesht Zahra di Tehran.

Plasco, Tehran
Plasco Building, Tehran 1962

VV.F. Caduti

I Vigili del fuoco di Tehran erano subito intervenuti facendo evacuare la Plasco, e tentando di spegnere il fuoco. La TV di Stato dell’Iran e i giornalisti seguivano in diretta le operazioni, diventando testimoni di una catastrofe: il rogo portò al crollo della struttura, al cui interno vi erano ancora i pompieri.

Anche i media internazionali riportarono le notizie ufficiali date dalle autorità: dei 200 vigili del fuoco intervenuti, 20 erano morti, 70 feriti di cui una ventina gravi. Numeri messi in dubbio dagli iraniani, sospettando che siano molto più alti.

I pompieri che persero la vita vennero subito definiti Shohadà, espressione utilizzata nell’Islam nell’accezione di “martiri”, e che in italiano si può tradurre con Caduti.

Cause

Inizialmente si sospettò che a causare l’incendio fosse stata una perdita proveniente da una bombola di gas: l’ipotesi non era del tutto inverosimile, poiché l’edificio ospitava diversi uffici oltre ad un centro commerciale. Ma anche chi non aveva basi di ingegneria o architettura iniziò a pensare che il motivo del crollo fosse strutturale: avvolta dalle fiamme, la Plasco si sbriciolò in maniera esattamente verticale, senza alcun coinvolgimento delle strutture circostanti.

Dopo 3 mesi la stampa iraniana confermò che nel dossier presentato al Presidente della Repubblica, Hassan Rohani, veniva menzionata la Fondazione Mostafazan – proprietaria dell’edificio – in quanto non aveva ottemperato ai richiami sulla necessità di ristrutturare la Plasco per pericoli lato safety.

Plasco 1962-2017

La Plasco fu il primo grattacielo della storia dell’Iran: venne edificato nel cuore della capitale nel 1962 su impulso di Habib Elghanian, prendendo il nome della fabbrica di plastica che vi si stabilì.

Ad un anno di distanza le foto e i video della distruzione della Plasco sono sconvolgenti, e lo diventano ancora di più quando si riflette che in quelle fiamme e in quel fumo c’erano vigili del fuoco.

 

Qualche giorno fa, il 14 gennaio 2018, un’altra tragedia ha scosso il paese mediorientale: la petroliera Sanchi è affondata nel Mar Cinese Orientale. L’equipaggio della nave è rimasto intrappolato in un incendio durato più di una settimana: sono morti 30 iraniani e 2 bengalesi.